Cristo Ancelle del Sacro Cuore di Caterina Volpicelli

Pubblicato il da gennaro giorgio




















Nacque a Napoli il 21 gennaio 1839, da una famiglia  borghese. Educata in casa, secondo i sani principi della tradizione meridionale, completa la sua formazione nel Collegio di s. Marcellino, avendo così un alto grado di cultura, cosa non comune per una donna del suo tempo.
Desiderando con il cuore l’intima unione con Dio, a 20 anni entra nel Monastero delle Adoratrici Perpetue, ma deve lasciarlo dopo alcuni mesi per motivi di salute, il beato Ludovico da Casoria amico dell’anima sua glielo aveva predetto ripetendogli: ll Cuore di Gesù, questa è la tua l’opera. Nel 1864 viene a conoscenza dell’esistenza dell’Associazione Apostolato della Preghiera, e qui la sua vita ha una svolta decisiva.
Scrive al padre Enrico Ramière, che incontrerà e da lui riceverà tutte le notizie della nuova associazione, di cui avrà il diploma di zelatrice, ne diventerà il vero Centro per l’espandersi del Movimento.
Le zelatrici saranno anche le sue compagne  nell’apostolato e nella fondazione dell’Istituto delle Ancelle del Sacro Cuore. Napoli è la casa di s. Tommaso e di s. Alfonso, i teologi dell’Eucaristia, che hanno segnato la pietà popolare e nel cui solco si colloca anche l’amore di Caterina Volpicelli per il ss. Sacramento. E’ l’Eucaristia la sorgente del suo convinto servizio alla Chiesa, articolato in un apostolato vario ed ispiratore di una famiglia religiosa. Considera la Chiesa il Corpo Mistico di Cristo e venera i Pastori con devozione filiale e eroica umiltà, accettando da loro ogni sorta di prova che richiedono.
Dalla sua casa partirà il beato Bartolo Longo, guarito in salute, convertito alla fede cattolica, diventato anch’esso zelatore dell’Apostolato della Preghiera, per cominciare la grande opera del Santuario di Pompei.
Lasciata la casa paterna, fissa la sua dimora e la sede delle sue opere in Largo Petrone alla Salute ove in seguito, auspice il cardinale arcivescovo Sisto Riario Sforza, per la presenza di gesuiti insigni, di P. Ludovico, per la predicazione quasi ininterrotta di esercizi spirituali, diventerà un vivissimo Centro di spiritualità.
Dietro l’invito del cardinale, Caterina fonda l’Istituto delle Ancelle del s. Cuore che contrariamente agli Ordini religiosi femminili dell’epoca, dediti soprattutto alla contemplazione e alle opere assistenziali, sorge per l’apostolato e la santificazione delle anime. Non c’è un abito religioso, l’Istituto ha tre rami, uno religioso e due laicali, lo studio della teologia, il servizio della Chiesa sono tutte specifiche che anticipano quasi un secolo prima le novità del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Il 14 maggio 1884, il nuovo arcivescovo di Napoli Guglielmo Sanfelice consacra il Santuario dedicato al Sacro Cuore eretto in adiacenza alla Casa Madre.
Il 28 dicembre 1894, Caterina Volpicelli, a soli 55 anni muore a Napoli.     
                                                    
 
Il Papa Giovanni Paolo II, la proclamerà beata il 29Aprile 2001                                                    
 
Il 29 Aprile 2009 Benedetto XVl proclamerà Santa Caterina Volpicelli a Roma in Piazza San Pietro.






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